Il nuovo direttore del manicomio di Gorizia visita i reparti travestito da operaio, osservando inquietanti eventi. Decide quindi di sfruttare la sua posizione e di cambiare radicalmente il modo in cui l'ospedale era organizzato: abolizione della terapia di contenimento, delle camicie di forza, del trattamento delle scosse elettriche e delle docce gelate. Una notte d'estate, il direttore invita tutti i pazienti nel cortile dell'ospedale e li esorta a demolire il muro che divide il manicomio dal resto della città; poiché non vuole che ostacoli burocratici o reazioni istituzionali ostacolino il progetto, tutto avviene in una sola notte. Cinquecento persone lavorano insieme, demolendo simbolicamente il muro che nasconde al mondo la loro condizione.